L’AI nella programmazione Videoludica

Jun 28 / Jacopo Crispino
L’Intelligenza artificiale ha fatto parlare molto di sé nell’ultimo anno, ma non tutti sanno che sta rivoluzionando il campo della programmazione videoludica già da parecchio tempo.

L’Intelligenza artificiale ha fatto parlare molto di sé nell’ultimo anno, ma non tutti sanno che sta rivoluzionando il campo della programmazione videoludica già da parecchio tempo.
I benefici non si limitano a migliorare l’esperienza di gioco, ma rivoluzionano anche l’intero processo di sviluppo, rendendolo più efficiente anche per le piccole aziende e i singoli programmatori indipendenti.

Miglioramento dell'Esperienza di Gioco

L'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nei videogiochi ha rivoluzionato le dinamiche di comportamento dei personaggi non giocanti (NPC, "non-playable character"), offrendo un maggiore realismo al prodotto e una sensazione di complessità che migliorano notevolmente l'intrattenimento del giocatore.

Gli NPC, infatti, possono essere programmati in modo da adattarsi al comportamento del giocatore, offrendo sfide dinamiche e appaganti.

Un esempio calzante è rappresentato dagli NPC di "Red Dead Redemption 2". Il livello di dettaglio e complessità di questi personaggi, grazie all'Intelligenza Artificiale, è senza precedenti. Gli NPC possono interagire tra di loro e con il giocatore in modi molto realistici, come salutare il giocatore, reagire a minacce o persino ricordare incontri passati.

Automazione nel processo di sviluppo

La vera rivoluzione nell’industria videoludica sta nella possibilità di implementare queste nuove tecnologie per rendere il processo di sviluppo più veloce.
Voglio soffermarmi in particolare su “Muse AI”: una nuova intelligenza artificiale lanciata da “Unity” (una delle piattaforme di sviluppo di giochi più popolari al mondo) che, tramite la sua vasta gamma di strumenti, ha come compito assistere gli sviluppatori durante il processo di creazione di un videogioco.

Muse AI rappresenta una rivoluzione non solo per le grandi case di sviluppo, ma anche per i singoli programmatori, grazie a una serie di funzionalità avanzate. Queste funzionalità includono la generazione automatica di codice tramite un semplice input che, se si desidera, può essere accompagnato da un’accurata spiegazione.

Ad esempio, è sufficiente chiedere all'IA tramite chat di generare il codice per consentire al giocatore di correre, e in pochi secondi sarà pronto per essere visualizzato e copiato nel proprio progetto.
Questa funzionalità è particolarmente vantaggiosa per chi si avvicina per la prima volta alla programmazione: invece di passare ore a cercare tutorial su YouTube o forum, i nuovi utenti possono imparare con un semplice click.

Ma le capacità di Muse AI non si fermano qui. È possibile generare animazioni 3D tramite un banale input come “genera un’animazione di corsa” oppure “salta e poi rotola”.
Il processo risulta sorprendentemente rapido e offre la possibilità di scegliere tra i vari output proposti, scartando quelli meno realistici. Inoltre, grazie alla capacità di apprendimento dell'intelligenza artificiale, ogni movimento è fluido, naturale e perfettamente adattabile alle specifiche del gioco.

Quindi?

In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale come “Muse AI” sta trasformando completamente il processo di sviluppo dei videogiochi, permettendo sia ai piccoli che ai grandi sviluppatori di concentrarsi sul lato più creativo, delegando all’ IA i compiti più tecnici e complessi.

Oltre a migliorare l'efficienza e l'accessibilità nello sviluppo, questa nuova tecnologia apre nuove frontiere per l'innovazione creativa nel settore videoludico, promettendo esperienze sempre più immersive e personalizzate per i giocatori di tutto il mondo.
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