Cinque consigli su come imparare una lingua

Quante volte iniziamo un corso di lingua con le migliori intenzioni ma dopo qualche mese lasciamo perdere? In oltre dieci anni di insegnamento della lingua inglese ho visto innumerevoli studenti perdere motivazione in poco tempo, demoralizzati per colpa di una montagna di vocaboli e suoni che sembra insormontabile. Questo fenomeno è naturale, in quanto imparare una lingua non è un processo lineare ma un percorso fatto di alti e bassi, che continua per tutta la vita.  

In questo caso la parola chiave è interessanti per voi. Ci sono letteralmente migliaia di video su Youtube, articoli, blog in lingua originale disponibili online; ma se non ci interessano il muro all’entrata è troppo grande e quindi ci demoralizziamo. Ricordo una mia corsista estremamente volenterosa che per oltre un mese decise di guardare programmi della BBC news sulla politica internazionale ma, dopo un mese di supplizio, si era arresa. Alla mia domanda su quanto le interessasse la politica internazionale mi rispose: ‘Assolutamente niente!!’. La scelta dell’argomento era stata totalmente casuale.
La maggior parte di noi ha un amico appassionato di informatica o di musica rock che ha anche un livello di inglese relativamente alto. Perché? Perché l’inglese permea queste tematiche e quindi lo apprendono per osmosi. Trovate quello che vi interessa e consumatelo nella lingua che volete imparare, unirete l’utile al dilettevole!

Quanti studenti sono fortissimi nella lettura e ascolto di una lingua, ma si bloccano nel parlato, pietrificati dalla paura di sbagliare. La lingua parlata è naturalmente più sfuggente di quella scritta perché il tempo di elaborazione è molto minore. Il segreto per vincere questa paura (che tutti hanno) è di accettare che il nostro parlato molto probabilmente non sarà perfetto e di focalizzarci sul messaggio che vogliamo comunicare. In tutti gli esami di speaking di inglese gli esaminatori danno ormai priorità alla communicative skill, ossia la capacità di comunicare dello studente. Quindi non abbiate paura di intavolare una conversazione col collega della filiale estera o con stranieri che incontrate in vacanza. Ricordate che nessuno è perfetto e che nella maggioranza dei casi le persone straniere saranno propense ad aiutarci ed incoraggiarci se tentiamo di parlare la loro lingua.  

Molti miei studenti notano che non sono molto rigido nel dare i compiti o nel riprendere le persone che non frequentano assiduamente le lezioni. Questo perché ho visto troppe persone abbandonare per colpa della procrastinazione e per colpa di ‘fare brutta figura’ con l’insegnante.
Il processo mentale dello studente tipo è il seguente: ‘Questa settimana non ho avuto tempo di prepararmi bene, troppi impegni e ad essere onesto sono stato un po’ pigro. Oggi salto il corso, ma la prossima settimana, prima del corso, studio il doppio e con costanza’. La settimana successiva, a causa di impegni inaspettati, si ritrova nella stessa situazione di prima. Si ripromette di studiare meglio e sgomberare l’agenda, ma alla fine si scoraggia ed abbandona il corso.
Gli studenti che continuano a migliorare sono quelli che frequentano anche quando non ne hanno voglia e quando non sono preparatissimi perché sanno che il beneficio intrinseco e la motivazione che ottengono dal frequentare la lezione è più importante di tutto il resto.

L’apprendimento di una lingua è una maratona, non uno sprint: a piccoli passi e con costanza possiamo ottenere grandi risultati. Dal 2017 al 2022 ho vissuto in Cina per lavoro e, da buon amante delle lingue, mi sono sentito in dovere di imparare il cinese durante la mia permanenza. All’inizio la situazione era pressochè drammatica, l’enorme numero di pittogrammi da imparare (alcuni addirittura con la stessa pronuncia!) mi aveva quasi dato per vinto, fino a quando un mio amico mi ha consigliato di installare Ankidroid, una app di ‘flashcards’ (alla lettera cartellini suggeritori) per imparare il cinese. La app mi permetteva di visionare le flashcards soltanto per cinque-dieci minuti ogni giorno e il giorno successivo mi riproponeva i pittogrammi sui quali mi ero soffermato più tempo.  

Le tantissime piattaforme di streaming che sono disponibili danno grandi opportunità per apprendere le lingue ed il sapere come utilizzarle è estremamente importante. Il mio consiglio è di guardare TV e serie (che ci interessano, ricordate il punto 1), in lingua originale e con i sottotioli nella stessa. Perchè? Se guardiamo il film in lingua originale con sottotitoli nella nostra lingua madre, saremo cognitivamente troppo focalizzati sulla lettura delle parole a cui siamo abituati e di conseguenza l’impatto della lingua che vogliamo imparare sarà minimo. Se invece guardiamo il film senza sottotitoli, sarà estremamente difficile capire il dialogo e quindi la nostra motivazione svanirà molto presto. Molti miei studenti, una volta instaurata questa semplice abitudine, hanno cominciato ad appassionarsi a serie e film in lingua originale e il loro livello di inglese è migliorato a vista d’occhio. Seguite questo consiglio e avrete una validissima scusa per passare ore e ore su Netflix!