Naming: quando il nome del prodotto o dell'azienda influenza la percezione di valore

Feb 27 / Cristina Mariani

Come scegliere il nome perfetto di un'azienda o prodotto, al fine di posizionarsi come brand riconoscibile nel proprio settore

Dare un nome alla propria azienda o a uno dei propri prodotti è spesso il primo passo di un imprenditore, una scelta con profonde implicazioni di marketing.
Il nome dell'azienda la accompagna per tutta la sua storia: comporta sforzi e investimenti finalizzati a diffonderlo, farlo diventare riconoscibile, per rafforzare il brand.
Eppure molti imprenditori, quando si tratta di sceglierlo o optano per soluzioni banali come una sigla, le proprie iniziali, l'aggiunta di una parola, o scelgono nomi iperbolici ed inglesismi eccessivi.

Nome personale

Decidere se utilizzare o no il proprio nome è una scelta individuale che dipende dal carattere e dalla visione del mondo della persona, dal modo in cui si decide di promuovere se stessi e la propria azienda.

In alcuni casi il nome personale può essere vincente, in particolare se:
• è obiettivamente bello: suona bene, è facile da pronunciare e da ricordare.
• si tratta di servizi complessi, come studi professionali e società di consulenza.
• il fondatore è già più o meno noto, almeno nel suo settore.

Nome aziendale

Quando invece si sceglie di usare un nome aziendale, queste sono alcune possibilità:

• nomi di fantasia: parole inventate prive di aggancio con la realtà. Ciò semplifica la creazione del logo e la registrazione del dominio; è però più difficile impostare una comunicazione credibile.

• nomi descrittivi: esprimono il tipo di attività svolta, quali Centro Carni & Pollame. In quanto già contengono numerose chiavi di ricerca, sono gradite a Google e ai vari motori Internet. Tuttavia, non essendo creativi, difficilmente potranno diventare un brand riconoscibile.

• nomi suggestivi: suggeriscono una caratteristica del prodotto (ad es. La Freccia del Garda, autotrasporti veloci); probabilmente richiedono l'aggiunta di una parola o frase descrittiva e potrebbe essere difficile trovare un dominio disponibile.

• nomi arbitrari: sono parole che non hanno niente a che fare con il settore o prodotto, ma con un significato più o meno connesso ad esso. Ad esempio, Apple (computer semplici come mangiare una mela).

Come scegliere il nome giusto? Alcuni consigli:

• Fare una ricerca sui concorrenti diretti o indiretti (che offrono prodotti sostitutivi).

• Studiare il cliente. Chi è il cliente-tipo? dove abita? che lingua parla? che abitudini ha? esiste più di una categoria di clienti? Potrebbe essere opportuno identificarlo con lo strumento del Buyer Personas: nome, foto, dati anagrafici, abitudini. 


• Pensare a funzionalità e benefici associati al prodotto o azienda e creare una lista di sinonimi.

• Fate lo stesso esercizio anche con le emozioni che il cliente dovrebbe collegare al vostro prodotto o azienda.

• Riflettere sulla Unique Selling Proposition: se doveste elencare uno solo dei punti di forza della vostra offerta, quale sarebbe?
• Fare verifiche sul nome: motori di ricerca (Google, Yahoo, controllare il significato del nome nelle principali altre lingue, verificare la facilità di pronuncia e scrittura, controllare se il marchio è registrato).

• Osare essere differenti: più il prodotto o il servizio è simile a quello offerto dai concorrenti, più è importante scegliere un nome (logo, colori, ecc.) originale e differenziale. Inoltre, se nel vostro settore abbondano le sigle e i nomi descrittivi, provate ad adottare un nome personale oppure di fantasia, e viceversa.
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